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Organizzatore

Amici Cascina Linterno - Eventi
Telefono
+39 334 7381384

Luogo

Cascina Linterno
Cascina Linterno
Via Fratelli Zoia 194 – 20152 Milano

Data

22 Set 2024

Ora

10:00 - 18:00

Acquarelli per il Parco delle Cave

Domenica 22 Settembre 2024 – Ore 10-18 – Acquarelli per il Parco delle Cave

Invito alla mostra di Ezio Alzani, presentato da Stefano Valera, alle ore 16.30, nella Chiesetta di Cascina Linterno.

In occasione della festa del Parco delle Cave, curata dal giornalista del “diciotto” Stefano Valera, gli Amici della Cascina Linterno propongono un’inedita mostra di 12 acquarelli realizzati tra il 2021 e il 2023 dal maestro Ezio Alzani sul Parco delle Cave – Chiesetta di Cascina Linterno – Via Fratelli Zoia, 194 – Parco delle Cave – Milano

Nato ad Albano Laziale (Roma) nel 1941, Ezio Alzani ha conosciuto da piccolo l’orrore della Seconda Guerra Mondiale. Distrutta la casa di famiglia, suo padre decide al termine del conflitto di trasferirsi al Nord, a Moscazzano, un piccolo paese del Cremonese. Qui – in un ambiente contadino impegnato nel lavoro dei campi e nell’allevamento di animali, con ben pochi stimoli culturali a portata di mano, il ragazzo inizia a disegnare, partendo dalla sua stessa esperienza visiva. “Nei momenti di pausa, nelle stalle, in mezzo ai campi, i miei compagni di lavoro si riposavano. – ha scritto Alzani -. lo li ritraevo, fermando sulla carta quei volti giovani, ma già segnati dalla fatica del lavoro”. Quando, dopo qualche anno, la sua famiglia si trasferisce in periferia di Milano, Alzani frequenta l’Accademia di Brera, studiando con i professori Campestrini e Castellani. Ma la permanenza per ore a disegnare e copiare in aula non fa per lui. Lascia l’Accademia e continua quindi come autodidatta. Dopo alcune “personali” a Milano, Bergamo e Pesaro, provato dalla perdita ravvicinata di entrambi i genitori, l’artista si impegna sempre di più nello studio di pittori della grande tradizione figurativa: il francese Courbet, il nostro Segantini e – tra i contemporanei – Ennio Morlotti. Progressivamente la sua arte abbandona la raffigurazione mimetica della realtà. Prendendo spunto da elementi “naturali”, come i rovi o il verde boschivo della campagna laziale e lombarda, l’artista trascende i soggetti d’ispirazione, caricandoli di un simbolismo che possiamo definire senz’altro “astratto”. Le sue sono rappresentazioni simboliche di ricordi ed emozioni, scaturite da una contemplazione oggettiva, trasfigurate” in stesure “materiche”, dove il colore denso, le spatolate e la ripetizione di soggetti formali (come nella serie dei “Rovi”, a cavallo tra la fine del ‘900 e l’inizio del Duemila) lo collocano a detta dei vari critici tra gli esponenti di spicco della pittura informale. I suoi soggetti d’ispirazione sono “i ricordi d’infanzia e, soprattutto la natura selvaggia della campagna laziale: rovi monumentali, dalle forme intricate, senza soluzione, soffocanti e allo stesso tempo pieni di forza, di energia” (Alberto Castaldini). Mauro Corradini aggiunge: “La siepe occlude, rinserra, divide; la siepe accresciuta dai rovi, diviene elemento ostile, acuminato e intricato, una sorta di difesa offensiva …”. Proseguendo la ricerca dell’arte informale del Dopoguerra, Alzani sintetizza dunque la migliore tradizione degli artisti informali italiani, da Pompilio Mandelli ad Antonio Corpora, passando anche attraverso Emilio Vedova”, scrive Philippe Daverio in un catalogo a lui dedicato nel 2012Alzani approda quindi con le sue opere a una “matrice informale” vicina a quello che Francesco Arcangeli chiamò: “l’ultimo naturalismo lombardo”. In questi acquarelli – tutti realizzati tra il 2021 e il 2022 come “Meditazione” sul Parco delle Cave – si coglie subito l’“alleggerimento” dell’oscurità che caratterizzava i suoi quadri di “Rovi”, in cui spatolate materiche oscure ottundono i colori chiari e vitali della natura, lasciandone emergere soltanto lampi e trasparenze… La tecnica dell’acquarello favorisce senz’altro questa operazione di “schiarimento” e “alleggerimento” delle immagini, che non raffigurano elementi specifici del Parco, bensì ne costituiscono la trasfigurazione ideale da parte dell’artista, capace di una percezione profonda e irripetibile, a cogliere l’anima stessa del Parco delle Cave. (Stefano Valera)

Autobus 67 da M1 “Bande Nere”, 49 da M1 “Inganni” e M5 “San Siro”, 63 e 78 da M1 “Bisceglie”

Info: Stefano Valera: cell. 335 326406 – e-mail: valera.stefano@gmail.com

Ingresso libero – E-mail: amicilinterno@libero.it – info@cascinalinterno.it

Facebook: Cascina Linterno (Linterno AgriCultura) – Instagram: Cascina Linterno

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