Si è svolta Domenica 20 settembre la Commemorazione di Sergio Lazzaroni, Socio Fondatore, Vicepresidente e poi Presidente Onorario degli Amici della Cascina Linterno con la celebrazione della Santa Messa alle 10,30 nella Parrocchia Madonna dei Poveri, nella quale si era sposato, 61 anni fa con Rossana. Alla funzione religiosa in Chiesa segue, nella “sua” Linterno, la Benedizione dell’urna con le ceneri da parte di Padre Mario Zani, a seguire la splendida voce della cantante lirica Anna Maria de Ganna, con Laudate Dominum di W.A. Mozart, introduce un momento con il ricordo vivo e denso di riconoscenza da parte delle tante persone che l’hanno conosciuto e, soprattutto, sinceramente apprezzato.
Dopo Gianni Bianchi, in rappresentanza di tutti gli Amici della Linterno, hanno quindi preso via via la parola Tullio Barbato, Rosario Pantaleo, Ivano Grioni, Walter Cherubini ed Ennio Bitetto.
Particolarmente significative le parole pronunciate da Rosario Pantaleo. Nel suo pur breve intervento ha tracciato un profilo completo di Sergio mettendo in luce la grande cultura, l’innata umiltà e le non comuni capacità di rapportarsi con le persone. Lo riportiamo quindi integralmente in quanto, nei vari passaggi, crediamo ben riassuma i temi espressi anche dagli altri relatori.
“ … E’ sempre difficile dover parlare di qualcuno che hai conosciuto e che ora non c’è più.
Al di là del lavoro e di tutto quello che ha fatto anche per questa Cascina, vorrei ricordare Sergio per tre aspetti che cercherò di riassumere in maniera molto rapida: gli occhi, il sorriso ed il modo in cui si poneva.
Ecco, negli occhi c’era già scritto tutto, c’era un racconto. Quando tu lo incontravi bastava guardarlo e capivi già cosa stava pensando. Soprattutto lui aveva una capacità, come dire, di analizzarti, di guardarti dentro e di dire, tra virgolette, se valevi o non valevi, se eri affidabile o non eri affidabile. Aveva questa grande capacità che trasmetteva poi molto rapidamente come empatia.
La seconda era il sorriso, aveva quel sorriso un po’ ironico, ma in quel sorriso, come dire, lui nascondeva un racconto; lui parlava quando sorrideva, e tu dovevi essere capace di afferrare al volo il filo del suo discorso anche se magari non ti stava parlando con le parole, ma ti stava parlando sia con il sorriso che con uno sguardo. Credo che questa sia stata una delle sue capacità più forti, quella di farti capire la sua vicinanza e farti capire se si fidava o meno di te e viceversa ti dava fiducia.
La terza cosa che non è dentro al suo viso, nel suo spirito, nella sua fisiognomica, sta dentro nella sua umiltà. Era una persona molto umile, e credo che fosse così umile perché era una persona che ben conosceva e oltre alla conoscenza aveva il sapere. Io credo che in lui io ho ritrovato, come dire, un po’ sotto traccia e nascosta questa grande capacità, il sapere e non fartelo pesare e di trasmetterti le sue conoscenze con grande leggerezza. Era sempre un passo indietro rispetto agli altri perché sapeva che se avesse fatto il passo in avanti, era molto più avanti degli altri ed in questa umiltà credo si riconosca anche lo stile di questa Associazione, lo stile di chi ha lavorato in questi luoghi e credo anche che il suo ricordo e la sua memoria saranno sempre un monito ad essere molto fedeli a ciò che lui ha lasciato a ciò che lui ha insegnato e ciò che lui ha fatto…”
Dopo il commosso saluto di Rossana, ha poi concluso l’intenso momento la cantante lirica Anna Maria di Ganna con una magistrale interpretazione di “Whispers in a Dream” di Hayley Westenra al quale Sergio era particolarmente legato.
Commozione, emozione, tanto affetto, riconoscenza ed anche gioia.
Grazie Sergio, Grazie di tutto dai tuoi Linternini
Associazione Amici Cascina Linterno
Io oggi troppe emozioni…
Alla Cascina, per me e tutti i miei parenti e conoscenti è stato commovente . Quelli che hanno parlato di lui tutti concordi nel dipingerlo una brava persona e con tanti pregi. Anche per questo mi mancherà sempre di più…
Che dire di Gianni (caloroso padrone di casa!) E di voi tutti. Una commemorazione, ripeto, speciale con padre Mario che ha dato un significato sacro con la benedizione e la commemorazione laica dove hanno parlato tutti. Grazie… Non sarò mai in grado di ringraziarvi abbastanza per questa e altre dimostrazioni d’affetto.
Rossana Raffaelli Lazzaroni
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Caro Gianni e amici della Cascina,
vi volevo esprimere ancora la mia gratitudine per la commovente commemorazione fatta per papà, è stato davvero emozionante sentire le vostre dolcissime parole nel condividere il bellissimo ricordo che avete di lui. Mi avete regalato delle immagini di papà che mi faranno sorridere per sempre, il suo “stà schisc”, i suoi ricordi di gioventù nella sua Milano della guerra e del dopoguerra, la sua inarrestabile ironia e la sua speranza di trovare le risposte ai suoi dubbi “quand vù de là”. Siete stati tutti importantissimi per lui, eravate il suo orgoglio e vi ha portato nel cuore fino all’ultimo. Ci ha sempre parlato tantissimo di voi, ci ha portato ogni pubblicazione e raccontato di tutte le bellissime iniziative ed esperienze vissute in Cascina, momenti che avrebbe voluto condividere con noi, mentre noi presi dalla vita quotidiana abbiamo sempre rimandato e senza accorgercene il tempo è passato e purtroppo è anche finito. Ancora grazie, grazie, grazie🙏🏻. E, sempre come diceva lui, baci e abbracci a tutti. ❤️
Alessandra Lazzaroni
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