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Gran concerto di rane, profumo di tiglio e caprifoglio e, fra gli alberi ai bordi dei laghetti e dello stagno, migliaia di puntini luminosi intermittenti. Sono gli ultimi giorni, al Parco delle Cave, per osservare la “lucciolata”: la danza nuziale delle lucciole, che comincia verso la metà di maggio e termina il 10 giugno. Ogni sera, centinaia di persone – tra cui moltissime famiglie con i bambini – percorrono a piedi o in bicicletta il sentiero che costeggia la Cava Cabassi e l’area umida, che è la zona più ricca di questi animali. Inutile cercare di fotografarli con il cellulare (ci vuole l’attrezzatura adatta). Meglio anche evitare di utilizzare torce, per godersi meglio lo spettacolo, soprattutto quando a illuminare i sentieri ci pensa la Luna (indossate le scarpe coperte, perché potreste incappare in qualche pozzanghera). L’orario più indicato per vederle è dalle 21.30 in avanti. Due le specie di lucciole che vivono nell’oasi come spiega il presidente degli Amici di Cascina Linterno (centro culturale che ha sede nel Parco), Gianni Bianchi: “Le ‘italiche’, punteggianti ,e le ‘splendidule’, più sporadiche, che lasciano una scia nel buio della notte”. Le visite vanno fatte secondo le prescrizioni sanitarie della Fase 2, ovvero indossando le mascherine e rispettando le distanze, senza creare assembramenti.

Giovanna Maria Fagnani

(foto di Willy Padron)