L’emergenza sanitaria non ferma la “lusiroeula” del Parco delle Cave, tra gli appuntamenti più amati della primavera milanese, ma la spinge a rinnovarsi: a causa delle norme anticontagio, quest’anno le passeggiate alla scoperta della danza delle lucciole non si terranno in gruppo, ma ciascuno potrà camminare in autonomia nella natura e godersi lo spettacolo.
“Non ci sembrava giusto rinunciare a quest’esperienza, che ogni anno richiama migliaia di persone, e così abbiamo pubblicato sul nostro sito (www.cascinalinterno.it) delle indicazioni utili per organizzare mini lusiroeule in sicurezza – spiega Gianni Bianchi, presidente dell’associazione Amici della Cascina Linterno, che di solito organizza le uscite serali guidate nel parco – Si può seguire un percorso semplificato ad anello, con partenza e arrivo in via Cancano, costeggiando il laghetto Cabassi, l’area naturalistica e le aree agricole di Cascina Linterno”.
Le regole sono le solite (mascherina obbligatoria e rispetto del distanziamento sociale), con un’ulteriore attenzione al particolare ambiente in cui ci si trova: “Dobbiamo sempre ricordare che noi umani siamo solo ospiti nel delicato ecosistema del Parco delle Cave – prosegue Bianchi – Quindi bisogna rimanere in silenzio, camminare lentamente e solo sui sentieri principali, senza inoltrarsi nell’erba, dove si rischia di calpestare le lucciole. Sono banditi i flash, peraltro del tutto inutili, e va limitato al minimo l’utilizzo delle torce tascabili e di quelle dei cellulari”. Il consiglio degli Amici della Cascina Linterno è quello di andare a passeggiare alla ricerca delle lucciole “in settimana, dato che nel weekend si trova più gente. E per chi non conosce bene la zona è meglio fare una prima ricognizione quando il buio non è ancora totale, intorno alle ore 21, mentre per vedere le lucciole bisogna aspettare almeno fino alle 22”.
In queste prime sere qualcuno ha già colto l’opportunità di organizzare la propria personale visita: “Ho visto varie famiglie e questo mi rende felice, anche perché la lusiroeula ha una valenza importante per noi volontari del Parco delle Cave – conclude Bianchi – Rappresenta la vittoria di un’importante battaglia che abbiamo condotto tra il 1998 e il 2002 contro lo spaccio che c’era in questa zona. Abbiamo sottratto il parco ai tossicodipendenti e agli spacciatori e l’abbiamo restituito ai cittadini milanesi, che ora possono goderselo persino di notte in totale sicurezza e tranquillità”.
di FRANCESCA ROBERTIELLO