La nostra Festa di Sant’Antonio è incominciata una decina di giorni fa con la costruzione della catasta di legno per il consueto Falò, catasta volutamente piccola per ridurre la possibilità di inquinamento, nel perfetto stile ACL (Amici Cascina Linterno).
Venerdì 17 gennaio: sul calendario si festeggia Sant’Antonio Abate, ma la Polizia Locale ci consegna un verbale di diniego ad accendere fiamme libere in data 19 gennaio 2020. La nostra Festa di Sant’Antonio sarà senza Falò e senza Mangiafuoco…
Domenica 19 gennaio: sono le 16,00 quando la gente incomincia ad affluire sull’aia della Linterno, sotto al colonnato il coro dei Cantori Ambrosiani intona canti sacri, poco più in là offriamo vin brulè e tea caldo.
Verso le 17 arriva Padre Silvano Fracasso (Parroco della Madonna dei Poveri e nostra Guida Spirituale), i Cantori Ambrosiani aprono la Processione verso il Prato del Falò, seguiti dal Confalone di Sant’Antonio Abate, da Sant’Antonio (impersonato da Roberto Moiraghi) e da tanta gente accompagnata dai fedeli animali domestici.
Giunti al Prato del Falò la nostra Guida Spirituale impartisce la benedizione agli animali, il momento è solenne, il silenzio lascia spazio solo alle parole di Padre Silvano. Pochi attimi… e il nostro Roberto Moiraghi improvvisa una breve danza seguito da tutti i presenti, per scacciare l’inverno e richiamare la primavera.
Rientrati in Cascina troviamo ad aspettarci il Gruppo “AcquaTerraDeaMadre” con le Danze Popolari… e le Danze Popolari rapiscono buona parte dei presenti mentre su un telo bianco scorrono le immagini dei falò di edizioni passate.
Quando la giornata finisce abbiamo contato circa 400 persone soddisfatte e felici per aver partecipato a questo Evento. Un Evento capace di racchiudere momenti di cultura, di svago e di gioia, nel pieno rispetto e nel ricordo delle Tradizioni. Vivaaaaaaaa… 🙂
PaZa – Associazione Amici Cascina Linterno
Miglior Associazione di Volontariato (Milano Storytelling Awards)