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Domenica 5 maggio 2019, dalle ore 16,00, si è svolta nella Chiesetta di Cascina Linterno l’interessante conferenza del Prof. Pasquale Buonomo su “Il Decamerone secondo la nostra lingua”, praticamente la presentazione del Decamerone tradotto in Italiano corrente. Grande risalto hanno dato le letture dell’attrice Laura Pezzotta ed il coordinamento di Dino Buonomo.

Nel corso dell’evento hanno portato i saluti, oltre all’Associazione “Amici Cascina Linterno”, Marco Bestetti, Presidente del Municipio 7 e Maurizio Cali’ Presidente dell’Associazione Italia Medievale. Nonostante le incerte condizioni meteo, la Chiesetta è stata gremita con alto interesse nei numerosi convenuti. Davvero un bel pomeriggio AgriCulturale, come ha giustamente osservato il Presidente Bestetti, nella piacevole introduzione.

G.B. – Associazione Amici Cascina Linterno
Speciale 25 anni – 1994-2019

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Accoglienza calda e molto cordiale, nonostante pioggia e clima quasi invernale, per la “prima” a Milano di Pasquale Buonomo e del libro “il Decamerone nella nosta lingua” (pubblicato a Roma da Albatros il Filo, 2018), una rilettura in italiano corrente del capolavoro assoluto di Giovanni Boccaccio. Un incontro reso particolarmente suggestivo dal fatto che si e’ svolto in Cascina Linterno, ossia in quella che la tradizione popolare ci consegna come la casa di campagna di Francesco Petrarca, che del Bocaccio era grande amico.

Il benvenuto ai numerosi presenti che gremivano la Chiesetta dell’Assunta e’ toccato a Gianni Bianchi, presidente di Amici Cascina Linterno che ha ricordato il ruolo attivo dell’associazione nel promuovere l’ambiente e il territorio del Parco delle Cave, anche attraverso l’organizzazione di eventi a caratterere, sociale, didattico e culturale. Fra questi, il piu’ amato e seguito e’ probabilmente la Lusiroeula  (la “lucciolata”) che quest’anno – dato il grande richiamo di persone provenienti anche da altre regioni – verra’ diluito in dieci diversi appuntamenti serali. Bianchi ha quindi letto un breve passo tratto da un’opera del grande studioso e storico dell’agricoltura Prof. Gaetano Forni, in cui ci si imbatte in un insolito Pretrarca agricoltore e meticoloso sperimentatore, che prova a trapiantare degli ulivi negli orti di sua proprieta’ presso Sant’Ambrogio, proprio sotto lo sguardo benevolo dell’amico Boccaccio, di passaggio a Milano nell’anno 1359. 

A questo intervento, sono seguiti i saluti del Presidente del Municipio 7 di Milano, Marco Bestetti, frequentatore, amico e sostenitore delle attivita’ della Cascina Linterno. Bestetti ha anzitutto plaudito al coraggioso e meritorio tentativo dell’autore di rendere il Decamerone davvero accessibile e alla portata di tutti, ma ha anche elogiato l’intuizione di presentare l’opera in un luogo “antico” ma che ha saputo rinascere e fare della condivisione e della fruibilita’ delle bellezze del suo territorio una ragion d’essere. 

A chiosa dell’introduzione, e’ intervenuto Maurizio Cali’, presidente di Italia Medievale. Cali’, da sempre impegnanto con la sua associazione e l’impegno dei suoi iscritti, nella valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico che il nostro paese puo’ offrire quando si parla di Medioevo, ha elogiato il lavoro di “riscoperta” dell’autore per un’opera che per molti versi ne rappresenta la quintessenza. Quando, insomma, il Medievo e’ sinonimo di cultura e non, come purtroppo si sente spesso dire, di arretratezza.    

Infine, la parola e’ passata a Pasquale Buonomo che in circa un’ora di tempo e con il supporto di una presentazione ricca di immagini e ben curata ha svolto la sua relazione, anzitutto esponendo i suoi intenti e mettendo l’accento sul fatto di aver lavorato secondo i criteri della completezza e del rispetto del testo originale. Nella parte centrale, invece, l’autore ha passato in rassegna i temi principali e ricorrenti del Decamerone che, a suo avviso, si possono riassumere come segue: l’attenzione alle donne, la carnalita’ (o diritto alla sessualita’), la discrezione in amore, la passione (tutta toscana) per le beffe e l’anticlericalismo. Come a dar sostanza ad ogni passaggio, l’attrice Laura Pezzotta ha interpretato una selezione di brani scelti o di intere novelle, suscitando sorrisi e convinti applausi, quando non proprio momenti di grande ilarita’, come nel caso della novella di suor Isabetta e della badessa Madonna Usimbalda (la novella delle brache del prete). Nelle conclusioni, Buonomo ha ricordato come Boccaccio rappresenti un ponte verso una nuova visione del mondo piu’ positiva e ottimistica, restituendoci un’umanita’ libera dalle oppressioni della pedanteria, finalmente fatta di carne e sangue. 

Come di consueto, l’evento si e’ chiuso con un momento conviviale, durante il quale l’autore ha potuto salutare e ringraziare i partecipanti, nonche’ ricevere l’invito a collaborare con l’associazione dei volontari del Patto per la Lettura, lo strumento che la citta’ di Milano ha scelto per promuovere la lettura presso scuole, biblioteche, ospedali… in una parola, presso la cittadinanza. E’ quindi possibile (e glielo auguriamo) che al Professore tocchino presto nuovi seminari sul “suo” Decamerone nei centri culturali della nostra citta’! 

Dino Buonomo

L’accoglienza che Milano mi ha riservato per questa “prima” de “il Decamerone nella nostra lingua” è stata molto calda e cordiale. Ho davvero avvertito un clima di grande interesse e partecipazione e la suggestivita’ della location (Chiesetta dell’Assunta e’ davvero un gioiello di arte e architettura) ha fatto il resto. Grazie, dunque, di cuore a tutti gli intervenuti.

Grazie a Gianni Bianchi e agli Amici Cascina Linterno – Linterno AgriCultura per avermi invitato e per l’interessante aneddoto su Boccaccio a Milano, ospite di un insolito e meticoloso Petrarca “agricoltore”.

Grazie al Presidente Marco Bestetti e al Municipio di Zona 7 per il patrocinio dell’evento, per il suo saluto attento e l’accostamento cosi’ ben argomentato tra la mia opera e la missione di Cascina Linterno.

Grazie a Maurizio Calì di Italia Medievale per la sua significativa introduzione sulla bellezza dell’arte medievale, ancora tutta da scoprire e valorizzare.

E per finire, fatemi ringraziare i miei sempre validi collaboratori: l’attrice Laura Pezzotta, applauditissima anche in questa occasione, mio figlio Dino Buonomo per il paziente lavoro di regia e – dulcis in fundo – mia moglie Lina, che mi sostiene ad ogni passo. Senza di loro mi sentirei perso!

Pasquale Buonomo (dalla Pagina Facebook “Il Decamerone secondo la nostra lingua”)